ENCORE mira a innovare radicalmente l’attuale scenario dei contenuti per il turismo culturale, al fine di rispondere alla crescente esigenza di esperienzialità e di coinvolgimento emotivo del turista contemporaneo.
Laddove i nuovi strumenti location-based di accesso ai dati, quali smartphone e tablet, e le relative app di infomobilità e di condivisione sociale, hanno portato una vera rivoluzione negli scenari del turismo, non altrettanto si può dire dei contenuti che questi strumenti sono chiamati a veicolare, che sono quasi sempre descrittivi e poco avvincenti, limitati ai punti di interesse maggiori e canonici, stancamente replicati da una guida all’altra e pressoché sempre strutturati, a dispetto della dinamicità del medium, come versioni digitali delle pubblicazioni tradizionali.
ENCORE intende far leva sulle potenzialità delle soluzioni digitali di content engineering per proporre un modello profondamente rinnovato, ispirato agli scenari emergenti dell’economia turistica, in particolare agendo a livello:
- della contestualizzazione suggestiva dei contenuti;
- delle tecniche object-based di content editing e di content authoring dinamico e narrativo;
- delle tecniche di creazione e impiego di risorse ontologiche per il content tagging e la resource discovery tematica;
- delle soluzioni di identificazione digitale e disponibilità ubiquitaria;
- del supporto ad una value chain di nuovi attori e prodotti di digital publishing per il turismo culturale.
I filoni di innovazione sopra identificati sono implementati in specifici obiettivi realizzativi, dedicati a:
- definire (OR1) un modello seminale (non l’unico possibile, ma di valenza esemplare) per la creazione di contenuti avvincenti sulla base delle risonanze storiche del mirror heritage, recuperando i racconti letterari e le memorie dei viaggiatori del passato per indurre ad un’interazione più coinvolgente dal punto di vista emozionale e a una partecipazione più avventurosa nella scoperta di luoghi e patrimoni artistici. Le tecniche di contestualizzazione suggestiva sono abilitate da nuovi modelli di tagging descrittivo, semantico ed emozionale dei ”microluoghi” urbani, non necessariamente corrispondenti ai monumenti maggiori, e da un innovativo modello di matching tra memorie e luoghi, denominato gloving dalla metafora del guanto che avvolge i points of interest, rivestendoli di contenuti memoriali;
- rispecchiare (OR2) la granularità topografica ed emozionale dell’esperienza urbana con una coerente granularità dei contenuti, attraverso la definizione di un modello ad oggetti contenutistici elementari, riusabili ed interscambiabili, basato sullo standard emergente OAI-ORE, e la progettazione di una soluzione di editing in grado di supportare la generazione dei materiali contenutistici granulari a partire da fonti cronachistiche e letterarie;
- implementare (OR3) tecniche bottom-up per la realizzazione di sistemi ontologici di dominio culturale partendo dalla elaborazione di contenuti di crowdsourcing, con utilizzo di tecniche semiautomatiche (metodi statistici e algoritmi di machine learning)
- mettere a punto (OR3) sistemi di recommendation per la selezione (resource discovery) e l’authoring di percorsi culturali reali e digitali, mediante tecniche che faranno utilizzo della conoscenza del contesto, intesa sia come la descrizione del contesto semantico, che come caratteristiche attitudinali e cognitive dell’utente;
- definire (OR4) modelli di identificazione digitale persistente, basati sullo standard DOI (Digital Object Identifier) e le conseguenti architetture di servizio (content Registry specializzato), al fine di identificare in modo univoco e permanente ciascuna risorsa di contenuto digitale, ed incoraggiare l’emergere di una digital value chain per lo sfruttamento dei contenuti turistico-culturali digitali, nella quale sia possibile creare nuovi business direttamente legati ai soggetti sia tradizionali sia innovativi dell’ecosistema turistico (autori creativi di contenuti riutilizzabili, editori, content brokers, tour operators on-line, agenzie locali di promozione, etc.).
Il progetto è completato da attività di prototipazione applicativa, volta ad esprimere le soluzioni abilitanti del ciclo funzionale postulato da ENCORE (creazione > tagging > ricerca > composizione > identificazione univoca > sfruttamento dei contenuti digitali), e da attività di sperimentazione sul campo, disseminazione dell’informazione e pianificazione industriale.
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